L’appuntamento è sul treno. Arrivi, chiedi all’inserviente qual è la mia cabina letto, bussi, entri. Io sono con l’accappatoio un po’ aperto e tu vedi che sotto non ho niente. Mi siedo sul letto e ti ordino di inginocchiarti e di leccarmi la figa. Tu accenni a spogliarti ma io ti interrompo: devi fare quello che ti dico e cominciare a leccarmi senza toglierti nemmeno la giacca. Come la tua lingua mi tocca il clitoride comincio a gemere e continuo sempre più forte. Non capisci il motivo di tanta eccitazione ma continui lo stesso infilandomi la lingua nella figa e succhiandomi il clitoride sempre più forte … e io continuo a gemere e comincio a urlare, e finalmente capisci il motivo di tanta eccitazione. Lo capisci quando senti una voce … l’appoggio qui, signora? Si grazie, rispondi tu. Ti giri e vedi l’inserviente con un vassoio con una bottiglia di vino e due bicchieri. Mi guardi e vedi che l’accappatoio si è aperto e le mie tette sono in bella vista. L’inserviente è piuttosto rosso in volto e si affretta ad uscire … scusate scusate. Vigliaccamente gli avevo ordinato il vino e gli avevo detto di entrare senza bussare per farti uno scherzo. Poi, vigliacchissima, ridendo ti ho chiesto se volevi che lo richiamassimo per fare un selfie con lui. Ho pensato a questo scherzo perché tu sei sempre così serio e attento alla forma … volevo farti capire che guardare due tette non ha mai fatto male a nessuno. Anzi, pensando all’inserviente che quasi certamente adesso se lo starà menando, ti ordino di spogliarti e di cominciare a fare qualcosa sul serio. E di raccontarmi di quando hai sborrato su tua moglie pensando alla mia figa.
Tous les participants ont 18 ans ou plus.