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cari lettori

Che questo non sia un sito di lettori me ne sono accorto, ma se il leggere e lo scrivere  sono il fondamento della cultura ne consegue che a chi è in grado di svolgere queste elementari funzioni spetti a pieno titolo l'appellativo di "persona colta"; d'altro canto che cosa se non la "cultura " ci distigue dai caprai? Forse che i caprai hanno gusti in fatto di sesso che di molto li allontana da questo sito...fosse solo anche per il fatto che video contenenti atti di bestialità non sono consentiti? Ma se il capraio in questione avesse moglie e di compiere atti bestiali non avesse mai avuto intenzione? dovremmo considerarlo analfabeta solo per il fatto di vivere con le sue capre? certo che no! Ora che questo non sia il luogo dove far cultura è un dato di fatto, ma a me piace  scandagliare le acque torbide e li fare la mia pesca.

quando si dice la fatalità..

Una sera, certamente un giovedì di 10 anni addietro, una di quelle sere novembrine di riviera in cui la "macchina è calda e dove andare lo decide lei" : El PATIO finale ligure, entrai li dentro per bere qualcosa e dare un'occhiata in giro...erano anni che non mettevo piede in una balera,tanto più che il ballo non mi ha mai entusiasmato, assumo il profilo di uomo che non deve chiedere mai e mi siedo a un tavolino tenendo tra le mani un bicchiere di wodka: questa è sempre stata la mi tattica di rimorchio...brumeggio e attesa, se il pesce abbocca bene..altrimenti ffanculo! questa tattica funziona solo se si ha fascino e se il proprio scazzo palese è di natura autentica...il mio certo lo era. Lei mi aveva notato subito, mandò in avanscoperta una sua amica troia che si dileguò non appena intervenne lei: " ciao che ci fai qui..non ti avevo mai visto e bla..bla..bla...Lei era piuttosto impetroliata e io pure...dopo neanche un'ora eravamo sulla mia macchina...La nostra storia iniziò così, da allora non abbiamo più smesso di incontrarci e io dalla riviera mi son trasferito al monte..dove è iniziato un nuovo corso per la mia vita.

genealogia dell'immorale: sesta parte

 Quel pomeriggio uscii di casa con le ali ai piedi e la chitarra nella custodia, che ormai mi portavo appresso solo per non destare sospetti, quanto all'apprendimento poi..non me ne poteva fregar di meno, tuttavia un certo progresso c'era pur stato..grazie anche a qualche "dritta" impartita da un mio coetaneo piuttosto bravo nel suonarla che mi aveva spiegato come seguendo l'orecchio fosse possibile progredire senza studiare troppo..e tanto mi bastava! Quando giunsi da lei la trovai ad accogliermi come di sua abitudine sulla porta  socchiusa, in vestaglia da camera e con i lunghi capelli sciolti, la vestaglia incrociata sul davanti lasciava libera alla vista una generosa porzione di scollatura da non poterne distoglere lo sguardo,lei ridendo compiaciuta mi prese per mano e senza altro indugio mi introdusse nel santa santorum della  casa:la sua camera da letto. Quel giorno il suo attempato e morigerato consorte si trovava fuori sede per un paio di giorni...mi disse:"oggi baffone non c'è"  partito per la Basilicata.. al funerale di un suo parente prossimo...ci siamo sentiti da poco..rientra fra un paio di giorni.. e mentre mi diceca queste parole avvicinatasi al lettone ancora disfatto vi si lasciò cadere all'indietro con le braccia protese in avanti..in un chiaro gesto di invito a raggiungerla..io lasciata cadere la chitarra che emise un suono non proprio "armonico" nel toccare il pavimento..feci altrettanto prendendo posto al suo fianco così come mi trovavo ancora vestito di tutto punto. Lei mi redarguì dicendomi.."ma si entra nel letto così?" almeno le scarpe...che subito mi tolsi.. lei si avvicinò alla finestra per accostare meglio le tende che lasciavano filtrare una fastidiosa lama di luce proprio li sul letto.. mise un disco di musica dolce sul piatto del giradischi..spruzzò nell'aria un pò del suo profumo preferiro, passando nella nuvoletta per accoglierne un po su di lei..mai più mi capitò in seguito di incontrare una donna che dedicasse tanta cura ai particolari, ma al tempo non ero consapevole di niente...e anche se mi fossi trovato in una stalla disteso su una balla di fieno, per me non avrebbe fatto una gran differenza, preso com'ero dalla sua persona. Tornò a me dicendomi:" ma dai rilassati..non ti mangio mica sai? togliti almeno le calze  e i pantaloni...o hai freddo..forse..." Freddo? stavo andando a fuoco! i sensi in sobbuglio...il "coniglio" ricominciò a scalciare dentro le mutande.. in modo sempre più insistente, mi tolsi disordinatamente tutti gli indumenti che avevo addosso, li davanti a lei, restai nudo.. con un'erezione degna di far da asta di bandiera al C.T. INVINCIBILE..gloriosa unità della patria marina militare. Lei lasciò cadere a terra la vestaglia...salì sul letto carponi e si sistemò  vicino a me con movenze feline adagiandosi su un fianco,leggermente sollevata,appoggiata su un gomito..i miei occhi si beavano alla vista di quegli indumenti intimi che io sino ad allora avevo sempre e solo visto stesi ad asciugare e sui quali mi ero posto non poche domande..ora erano li davanti a me...tutte le risposte mi furono date..ogni cosa al suo posto..reggiseno..mutande...reggicalze e calze tutto rigorosamente nero! mio Dio che meraviglia! al tempo i fottutissimi collant ancora non esistevano.

genealogia dell'immorale: quinta parte

Quel che successe dopo mi accompagna come il ricordo più bello della mia adolescenza, stavo vivendo un sogno...una donna e che donna! mi aveva abbassato i pantaloni e mi stava tenendo il cazzo in mano..ero completamente rapito da quel turbine di sensazioni forti che solo il sesso può dare..tutto quello che riuscii a fare prima di sborrarle in mano sussultando come un cammello infoiato, fu di cercare un appoggio che mi permettesse di non perdere l'equilibrio..cadendo rovinosamente a terra, così "impastoiato" come mi trovavo,da pantaloni e mutande che mi impedivano non poco.. le mie mani trovarono così appoggio sul suo petto..mio Dio! le stavo toccando le tette...avvenne tutto molto rapidamente e completamente fuori dal mio controllo...lei accennò il gesto di abbassare il capo verso il pezzo di carne dura e vibrante che teneva fra le mani per prendelo in bocca, non ne ebbe il tempo...si portò le mani alla bocca e le ripulì golosamente con la lingua...fu allora che la baciai per la prima volta..stringendola a me con tutta la forza del mio giovane corpo, con le nostre lingue che si cercavano intrecciandosi in un turbinio di sensazioni paradisiache in cui il sapore e l'odore muschiato del mio sperma legato alla sua saliva costituivano la quint'essenza della  libidine, distillata a quel fuoco di natura che unico fra gli elementi formativi dell'essere ne rende libera la sua massima espressione...ma questa è un'altra storia.La storia quella vera ebbe inizio da quel bacio, fu come passare dalla scuola elementare all'università..dalle aste ai massimi sistemi,fu quel che da quel momento in poi confermò la mia unica e vera "vocazione" ossia l'esser chiamato ad indagare i misteri della fica mai pienamente   compresi ; ancor oggi dopo una vita "dedicata" continuo a svelarne di nuovi che tra stupore e  sorpresa mi fanno pienamente comprendere quanto immenso sia e poco navigato questo immenso "mare". Iniziai così la mia navigazione su una "nave squola" che meglio non avrei potuto desiderare, quel pomeriggio dopo essersi ricomposta e aver controllato accuratamente che non vi fossero schizzi del mio sperma sui nostri indumenti mi congedò molto gentilmente dicendomi: "tra un po arriva  mio marito...è meglio che tu ora vada..preferisco che non ti trovi qui...dai ti aspetto domani"  mi accompagnò alla porta tenendomi per mano congedandomi con un bacio sulle labbra. Non mi diressi subito verso casa..camminavo senza meta come sospeso su una nuvola..nella mia testa c'era un solo pensiero..lei, il suo culo le sue tette, le labbra carnose..e la sua lingua nella mia bocca,  mi si erano aperte le porte del paradiso,  li a poche centinaia di metri da casa mia e il giorno successivo si sarebbero nuovamente aperte. Non ricordo se quella notte la passai pensando a lei o se mi addormentai come un sasso, comunque fosse son certo che il mio unico scopo di esistere fu quello di ripetere l'esperienza in attesa del giorno successivo, e fu sera, poi mattino e finalmente pomeriggio.

genealogia dell'immorale: quarta parte

In fondo al corridoio si trovava lo studiolo nel quale lei si appartava per leggere,correggere e valutare i nostri compiti in classe, nell'aria odore di cera per mobili, un tavolino rotondo pesante coperto da una tovaglia all'uncinetto, due sedie massicce con la seduta trapuntata in damasco bordeaux,la grande libreria e altre supellettili...mensole con ninnoli di vario genere..forse ricordi di viaggi..un quadro della madonna con il bambino a  vegliare sulla pace e il decoro di quella austera magione... ricordo anche l'ingrandimento incorniciato di una foto del marito, risalente a tempi in cui lei non era ancora nata, in divisa da carabiniere con tanto di cappello, baffoni e sguardo severo, che se non incuteva timor di dio, lo propinava di certo per la legge. Fui invitato ad accomodarmi, lei prese posto di fronte a me e prese subito ad accordar la chitarra e da li a poco diede inizio ai primi rudimenti...per meglio farmi comprendre si portò alle mie spalle e china sulla mia persona mi parlava mentre mi impostava le dita delle mani sui vari accordi...ora alla sua voce si aggiugeva il calore del suo corpo, sentire il suo alito accarezzarmi il collo mi procurava un piacere mai provato prima, conscio del fatto che un passo falso avrebbe rovinato tutto mi guardai bene dallo scompormi..anzi feci del mio meglio per seguire ed apprendere fingendo un'interesse che mi consentisse la massima vicinanza con il suo corpo.Ora non posso sapere quanto lei potesse aver inteso del mio stato interiore fino a quel punto...ma il fatto che discorresse volentieri e si dilungasse ben oltre la semplice lezione di musica mi fa ora supporre che una certa porcaggine fosse innata in lei. Ben presto divenne la mia confidente, parlavamo di molte cose, lei si stupiva di quanto fossi "maturo" ma la pregai di non farne parola con la mia mamma.Dopo alcune settimane di assidua frequentazione, mi riuscì con un'abile stratagemma di portare il discorso sull'argomento ragazze...mi resi subito conto che la prurigine dell'argomento la solleticava...e ben presto mi trovai a confidarle i miei problemi di relazione con le mie coetanee,che lei accolse con  curiosa morbosità tradita da certi rossori in viso che ne tradivano l'emozione nell'accoglerli..forse non sarò stato  "l'uomo"con il quale nelle sue fantasie avrebbe dato volentieri sfogo alle sue voglie...ma a mio favore c'era pur sempre il fatto che restando tra le pareti di casa sua nessuno poteva dire nulla che la potesse compromettere in alcun modo.Fu durante una di queste mie confidenze, che lei accortasi della mia palese eccitazione..coprì con il palmo della sua mano il dorso della mia che si trovava appoggiata sul tavolo, come a volermi trattenere mentre si alzava dalla seggiola su cui sedeva per avvicinarsi a me..che a bocca aperta e occhi sgranati mi trovavo di fronte a lei. Quel che seguì è quanto di più bello mi sia mai capitato in vita...una donna..una vera donna si trovava ora li di fronte a me..mi accarezzava viso e capelli..non ricordo le parole forse non ve ne furono...ricordo che mi alzai..e non sapendo che fare o non osando più di tanto..me ne restai piantato li come un cipresso..lei fece scendere la sua mano sulla patta dei pantaloni a palparmi il pacco ben evidente sotto il tessuto, diede anche una bella stretta ai coglioni..come se li volesse pesare..poi decise di liberarmi da tanto impedimento..sbottonati i yeans e abbassata la cerniera vi infilò la  mano per accarezzarmi il cazzo ormai pronto ad esplodere, dentro  le mutande...a quel punto con un rapido movimento mi abbassò contemporaneamente i due fastidiosi indumenti facendomeli scendere fino alle ginocchia.

genealogia dell'immorale: terza parte

Inutile dire che la mia carica sessuale aveva ormai raggiunto livelli di incontinenza tali che nel sonno mi portavano a delle polluzioni involontarie dense e calde  che andavano a spalmarsi su lenzuola e pantaloni del pigiama. Durante la veglia non mi riusciva di concentrarmi su alcunchè che non fosse  quella cosa misteriosa chiamata volgarmente fica...così celata alla vista...tuttavia presente, gelosamente custodita dalle femmine come il loro bene più prezioso...che neanche se ne poteva parlare. Anche solo riuscire a vedere un lembo di mutandina proprio li...magari colto come un flash nel rapido movimento del gesto di accavvallare le gambe mi procurava un'eccitazione parossistica di cui rimanevo preda per ore. Ben presto tutta la mia attenzione si concentrò sulla mia adorata professoressa che così bene incarnava l'oggetto del desiderio e le ragazzine mie coetanee  nel confronto, mi apparivano come delle stupide ochette capaci solo di far quà quà. Fu con questo profondo turbamento nelle mutande, come se a scalcirci dentro vi fosse un coniglio alquanto agitato, desideroso di dolci carezze e tante altre coccole ancora, che mi avviai con la mia chitarra nuova al mio primo incontro con la mia adorata insegnante. Ed eccola li sulla porta ad attendermi con sorriso e fiocco sul petto a cui già ho fatto cenno..maglioncino scollo a v sul seno abbondante che lasciava vedere quel tanto di "valle degli orti"sufficente a intuire quanto fertile fosse anche la pianura che da quella valle si estendeva, giù fino al mare della sua fica inimmagginabile per me fino ad allora..eppur presente e viva li al convergere delle sue lunghe gambe, nascosta alla vista da un fitto bosco erboso da cui scendendo ancora.. le sue  cosce ben tornite dal gran maestro di tutti i vasai in persona, anche queste nascoste alla vista... a stretto contatto di pelle ma potevo solo immaginare... le sue calze  e tutto quell'armentario preposto a sorreggerle che rende un bel paio di gambe femminili l'oggetto del desiderio più ambito. Appena le fui vicino percepii il suo buon odore sapeva di pulito e fresco...mi ivitò ad entrare e io la seguii attraverso un lungo corridoio in penombra, durante questo breve tragitto ebbi modo di osservarne, al riparo di sguardi indiscreti il suo morbido ancheggiare, superba espressione della femminilità mediterranea, un culo che portava luce anche dove non c'era .

genealogia dell'immorale: i primi pruriti seconda parte

E sempre indagando questo grande mistero...arrivano i 16 anni ...lungo e magro come ero non rispondevo certo al canone della bellezza classica, tuttavia qualche filarino con qualche coetanea c'era già uscito...le solite cosucce..toccatine alle tette..palpeggiamenti vari...passeggiate in camporella..cazzo sempre duro...ma non so spigarmene il motivo...mai che abbia pensato di farglielo prendere in mano..forse loro questo aspettavano e io li a stusciare e farglielo sentire mai una volta che abbia osato tirarlo fuori, che sò anche solo per farglielo vedere...magari dir loro dai tienimelo un po in mano ...niente! D'altro canto pur provando una grande eccitazione neanche io sapevo in che modo si dovesse procedere, neanche mi facevo le classiche seghette che di solito si fanno i ragazzini di quell'età, si avevo sentito del "venire" della sborrata...ma avevo le idee piuttosto confuse in merito, tantè vero che ricordo... consideravo l'esser venuto o l'aver sborrato..la copiosa presenza del liquido prostatico sul glande, spesso trattenuto tra questo e il prepuzio, ricordo anche che dopo questi incontri con le mie fidanzatine mi piaceva di saggiarne la viscosità fra le dita..lo annusavo..Beata innocenza! Così preso come ero ad indagare questi santissimi misteri il mio rendimento scolastico era ovviamente scarsissimo...tranne che per  lettere verso le quali avevo una naturale predisposizione che mi permetteva di ottenere senza sforzo ottimi risultati.

La mia insegnante di lettere gran bella donna sui 40...alta,capelli corvini e occhi di identico colore, sicilana convolata a nozze all'età di 23 anni con un funzionario dei monopoli di stato,un'uomo noioso e molto più vecchio di lei, senza figli.Vivevano a poche centinaia di metri da casa nostra al secondo piano di una palazzina  liberty piuttosto fatiscente ma affascinante come la sua proprietaria, lei  sulla porta a ricevere me e mia mamma con un sorriso dolcissimo che lasciava  tuttavia trapelare una certa melanconia, vestiva sempre con stile sobrio ma ricercato..ricordo certi grandi fiocchi che amava appuntarsi sul prosperoso decoltè, lei apprezzava molto il mio stile "lettererario" e unica fra i miei insegnanti tesseva grandi lodi con mia madre,al riguardo della mia persona..da tutti gli altri docenti regolarmente denigrata alla stregua del peggior fannullone con cui avessero mai avuto a che fare, persino l'insegnante di educazine fisica! Al tempo ricordo che espressi il desiderio di imparare a suonare la chitarra, me ne fu regalata una, la eko, casuamente la mia strenua ed unica estimatrice la sapeva suonare e pure bene! me ne aveva parlato lei della chitarra..di quanto fosse bello  dargli voce con la musica ..mi mostrai entusiasta e lei ben presto ne parlò alla mia mamma della quale nel frattempo era diventata amica, ora con la chitarra nuova da accordare.. il passo successivo fu l'essere ricevuo a corte della professoressa  per ricevere da lei le mie prime  lezioni di...musica.

genealogia dell'immorale: i primi pruriti prima parte

L'indole e l'inclinazione le si scoprono già in tenera età, capita che giovani talenti si rivelino tali, nelle arti più svariate a soli 5 o 6 anni di vita, ma che dire quando talento non è ( che se fosse tale non lo avremmo in comune con nessun altro), ma bensì naturale inclinazione, magari accompagnata da una curiosità pruriginosa via via sempre più intensa che proprio in quegli anni di beata e inconsapevole spensieratezza ci rendono ancor più curiosi e desiderosi di apprendere ciò che di sconosciuto e misterioso c'è da scoprire nella vita? Ed è proprio di questo non talento,ma sicura inclinazione che voglio ora parlare.Frequentavo la seconda media, il profitto scolastico inesistente, un vero cruccio per la mia mamma che si sentiva spesso dire il bambino è intelligente ma...così distratto! ed ecco la genitoriale soluzione:" ti mando a fare i compiti dalla signorina", la signorina era una giovane maestrina sui 20 anni, che arrotondava gli introiti delle poche suplenze, con lezioni private pomeridiane a casa sua per i somarelli svogliati.Ricordo tutto con la chiarezza di un'evento recente tanta era forte l'emozione ogni qual volta mi recavo a casa sua...di una cosa ero certo mi piaceva lei, il suo odore, la sua voce..tutto di lei...durante le lezioni mi ci avvicinavo il più possibile..fingendo un'attenzione esagerata..lei parlava..spiegava...io rispondevo mostravo partecipazione, interesse..ma in realtà era il suo corpo ad affascinarmi..la gonna stretta, il maglioncino scollato...le sue gambe accavallate e..le calze..e il reggi calze...della cui presenza ero certo per la piccola protuberanza che formava  in corrispondenza delle coscie un po in alto....in più di un'occasione ricordo che sfruttando vari pretesti mi ci avvicinavo il più possibile, cercando   contatto con il suo corpo..del suo viso non ho memoria, tutto quel che mi affascinava di lei era però  coperto dai suoi vestiti.Finita la lezione correvo subito a casa e mi mettevo a studiare per non farle fare brutta figura e per giustificare il fatto che le sue lezioni servivano..eccome servivano! Primi turbamenti...li chiamano i benpensanti..ma di che? di cosa? discesa dello spirito santo per me, si lo spirito santissimo del desiderio sessuale, della femmina,di come è fatta la fica, le tette, il culo...la santissima trinità...la femmina.. una e trina... grande il  mistero della fica.

IL BANDITO E LA PRINCIPESSA, ultima parte
Potrebbe ma non è il caso altri e più comodi sono i luoghi.. e poi la padrona di casa comincia a girarci in torno..vuol sparecchiare è evidente! Fuori l’aria è tiepida..splendida serata per due amanti...usciamo così tanto per dare un’occhiata in giro...imbocchiamo un Sentiero li vicino che si inoltra nella macchia...pochi passi ancora così tenendoci per mano tanto per digerire...nei pressi c’è una sorgente di roccia viva.. sul cemento attorno alla canna da cui sgorga l’acqua freschissima la scritta di un ignoto ma saggio buon tempone: “l’acqua e la fica son fra le cose l’ottima”...niente di più vero ...ci fermiamo un’attimo in quei pressi ..ti traggo a me con forza..ho un’erezione immediata...tu ne sei felice..soddisfatta...ti piace farmi questo effetto...mi slaccio i pantaloni io saggio la consistenza dell’erezione toccandomi...tu guardi..godi quando mi tocco...ti umetti le labbra con quella lingua che quando si lavora il cazzo mi fa impazzire...ora ti passo una mano sulla fica...bella calda bagnata..pronta..ti strappo le mutande con un colpo secco.. E così da in piedi TI FORZO AD APRIR LE GAMBE ti penetro..sei agganciata ..ti sollevo... arrivo fino in fondo...la cappella del mio cazzo preme sul collo dell’utero proprio li dove più ti piace...già mi avevi detto “eh si il tuo cazzo è della misura giusta…” ma io non ne avevo capito il senso...e capisco anche perché durante la penetrazione dopo i colpi più forti vuoi che mi fermi e prema li spingendo...li in fondo...hai subito un’orgasmo vaginale...bello profondo lungo..intenso...con sborrata copiosa e densa Che ci cola sulle gambe..io mi trattengo tu non vorresti ...ti piace sentirmi venire nella tua tilia ma la mia non è un’arma in grado di “sparare a raffica “come la tua certo deve esser bello aver la fica a giudicar da come gode...che soddisfazione...ci ricomponiamo alla meglio ci diamo una sciacquata alla fontana..un sorso di quell’acqua a rinfrescar bocca, fica e cazzo...e qui con l'acqua, di cui il caro vecchio Talete faceva principio di tutte le cose che hanno in se la proprietà della vita...termina questo racconto tra fantasia e realtà, che mi è piaciuto narrarvi e che spero sia stato di vs gradimento. Angelo
IL BANDITO E LA PRINCIPESSA, quarta parte

ora osserva attentamente la stanza..e poi immagina...noi siam li...il tempo non stringe...lontano ogni pensiero...ma che fretta abbiamo? I nostri corpi reclamano cibo...eh si senza carburante la macchina non cammina.
Una rapida doccia...ci fa tornare presentabili..anche se il buon odore della tua fica lo avrei volentiri tenuto addosso.
Scendiamo in sala da pranzo...il posto è lindo..pulito..vi si respira un’aria di serenità...siamo gli unici ospiti...la tavola è apparecchiata semplicemente ma con gusto.. Prendiamo posto..la brezza di mare che sale al monte porta con se il profumo del timo selvatico...odor di buono di pulito..di donna che puoi guardare senza il gondone(dialettale gundun preservativo), ecco cosa vuole l’amore. Il tramonto rosso dorato ci delizia gli occhi al di la della finestra sul lato ovest della stanza a guardare i ligustri monti e le lor falesie che in quella zona abbondano...terra antica... sin dalla notte dei tempi popolata da gente rude ma sincera.
La padrona di casa si avvicina...evidente il suo imbarazzo..certo non abbiamo represso gridi e gemiti...tu poco prima eri li su uno dei suoi amati letti..che guaivi come una cagna per i ripetuti godimenti e di certo io non mi sono astenuto dal latrar di lupo infoiato…
Cibi magri conditi più con odori che con sapori..basilico..timo...rosmarino..olive taggiasche..formaggetta di capra e una gooogle concessione al peperoncino. Io non ho molto appetito.. Mi succede come a zorro (il mio scudiero canino) che quando sente odore di calore lascia la ciotola quasi intatta con gran soddisfazione delle sue femmine ben felici di sbaffarsi tutto...ma ti tengo compagnia…
A te al contrario l’appetito non manca… vermentino locale il vino..acqua di fonte..ravioli di boragine in sugo di noci...trofie al pesto...acciughe ripiene..cima alla genovese...coniglio alla ligure...buridda di stoccafisso...zemin di seppie con erbe selvatiche..crostata con marmellata della padrona di casa...limoncino anche quello confezionato da lei….caffè fatto rigorosamente con la moka….l’apoteosi dello slow food..assolutamente bandito il fast! Tu spizzichi un po’ di questo e un po’ di quello...le tue maliziose occhiatine mi invitano non tanto al cibo quanto al sesso...è fin troppo evidente...ne sei divertita..ridi alle mie battute.
Sei seduta di fronte a me...con un piede ti apro le gambe...tu sussulti e sgrani gli occhi come a dire..ma sei pazzo? Ci possono vedere… E chi? Ci siamo solo noi ..la padrona di casa si è riguardevolmente ritirata in cucina...il regno dove impera assoluta...e poi...se anche fosse...a chi dobbiamo render conto? La tovaglia è molto lunga..fin quasi al pavimento..discreto sipario di un teatro che di li a poco potrebbe ospitare una inusuale rappresentazione per una sala così seria.

IL BANDITO E LA PRINCIPESSA, terza parte

Ora tocca a me darmi da fare...la tua voglia è tanta...via mutande e tutto il resto nudi! Il contatto con La tua pelle voglio sentire! Sempre dal bordo del letto ora son io inginocchiato, tu distesa supina con le gambe ben aperte e alzate per offrirmi al massimo della sua estensione la tua bella fica godereccia in una posizione che mi è favorevole nel leccare. Sei molto esigente lo so c’è modo e modo di leccare...so che ti piace...e li mi tuffo con tutta la faccia..mi premi la testa ..la trattieni dove più godi..sul bottoncino in particolare che quando è al massimo del godere assomiglia un po’ ad un piccolo
Cazzetto..che ti succhio e mordicchio...quasi subito hai una serie di piccoli orgasmi...ma intensificando l’azione della lingua sapientemente mossa un po qua e un po la ne hai di li a breve uno più lungo tutto di clitoride di quelli che solo tu quando sei sola ti sai procurare se ben eccitata dalla fantasia...ora cambiamo posizione non mi riesce di arrivare bene in fondo con la lingua...ottimo sostituto per ora del cazzo aimè li molletto..quasi patetico...e passiamo così alla posizione 69 da li tu mi lecchi le palle e io posso continuare a slinguazzati quella bella patata che continua a godere e venire in continuo...le lenzuola sono ora impresentabili avremmo dovuto premunirci con un asciugamano ma cosa dico uno ..due o tre come minimo..e non sarebbero bastati comunque. Segue. A questo punto o mia signora son sfinito come se con voi per tutto il dì avessi trombato.. Lo uccello mio più d’una volta s’è involato..ma alla soddisfazion sua penserò quando sarà anche la vostra.
Qui termino per il dì di oggi lo racconto che spero v’abbia ognor solazzato..non fui cantore non fui poeta se non per la vs beltade
Il declamare.

IL BANDITO E LA PRINCIPESSA, seconda parte

Ridi sei divertita...molto soddisfatta...mi hai fatto scaricare l’unico colpo in canna...è ancora in tiro e lo resterà ancora per breve tempo...ne approfitto ti spingo sul letto...ti metto a bestia sul suo bordo davanti allo specchio e da in piedi da dietro do sfogo a quel desiderio a lungo represso... la tua tilia è filipendula dei tuoi godimenti ..densi, viscosi..mi colano fin sulle gambe..bella gonfia godereccia pronta...pochi colpi con tutta la forza..un ciak-ciak sonoro come di sberla secca in piene chiappe..piegato su di te con la mano su tilia ti masturbo forte mentre ricevi questi bei colpi...tanto ti basta ad esplodere in un orgasmo pieno..liberatorio...ora la bestia si è sopita ma non la tua voglia...hai appena iniziato a godere...ritraggo la mano grondante della tua sborra..la porto alla bocca succhiandomi il dito medio..e bada bene questo è solo l’inizio...tu sei ancora vestita..di sfilarti le mutande non c’era tempo dimenticando persino che sono aperte in mezzo..da troia.. e che avrei potuto penetrarti senza doverle spostar di lato...dio mio quanto sei fficaaa.

Mi avvicino ma tu ti giri..intuisci le mie intenzioni...mi fermi.. Aspetta..chiudi gli occhi e non guardare mi dici..io mi getto su quel bel lettone..che poco prima avevi tastato per saggiarne la consistenza premendolo con entrambe le mani annuendo per approvazione..ma io sbircio...e il cazzo mi si gonfia quasi mi fa male da tanto è in tiro...puoi aprire gli occhi.. dio mio.. Dio mio: vestaglietta leggera da camera in raso nero con collo a uomo lunghezza sette ottavi aperta sul davanti e fermata appena appena sui fianchi da una fusciacca morbida dello stesso tessuto...intimo da sballo dell’identico colore...le autoreggenti e le mutande porche..quelle aperte sulla tua tilia..reggiseno a balconcino a valorizzare due tette sulle quali varrebbe la pena di morire...e poi la tua pelle bianca...non resisto più...ti salto addosso...vorrei sbatterti la bestia in mezzo alle gambe… che è li che scalpita ma tu mi respingi...vuoi godere in un altro modo...vuoi annichilirmi..mi vuoi pazzo… non ti basta.. Non è abbastanza...vuoi decidere tu il come e il quando….troia..bagascia..zoccola...puttana...ti inginocchi davanti a me appoggi le tue mani sui miei fianchi e così mi tieni li fermo ...dai inizio a quel lavoretto a cui sai non so resistere...me lo prendi in bocca e con la lingua a cavatappi mi fai sborrare praticamente subito...ingoi e continuia a succhiare affinchè neanche una goccia ne vada perduta. Segue
IL BANDITO E LA PRINCIPESSA, prima parte

E dove se non in un castello? Apri la pagina e guarda...il luogo è isolato...lo raggiungiamo assieme...sono impaziente...da poco più di un’ora ci siamo incontrati al casello autostradale di savona...è il nostro primo incontro...tu sei tesa..entrambi imbarazzati...ma ripensar al nostro scritto ci avvicina. Ti va un caffè? Si grazie ci vuole proprio...mi sembra quasi di sottrar tempo.. O di prenderlo...ci sono alcuni scalini da salire...resto volutamente indietro per poter ammirare il tuo femmineo ancheggiare...sei uno schianto..che culo! ma lo penso e non lo dico...sei vestita da viaggio abiti pratici che nulla tolgono alla tua femminilità...i pantaloni attillati promettono delizie inusitate all’occhio...quasi son li li per toccartelo con una mano a palmo aperto ma mi trattengo...detesto la gente che in quel momento respira la nostra stessa aria...per colpa loro non posso agire...ho una gran voglia di saltarti addosso! segue

Saliamo in auto..ridiamo..parliamo..e...finalmente ci baciamo con tutta la passione che già ci eravamo promessi...non posso resistere sento che godi ansimi respiri con fatica non vuoi mollar la mia lingua avvinghiata alla tua le tue labbra sono roventi...ti tocco ovunque posso arrivare ma gli abiti sono di impiccio...vorrei gettarmi subito su tilia...non si può...tu mi accarezzi coglioni e cazzo così da sopra i pantaloni..prendiamo fiato..ci ricomponiamo e finalmente partiamo..conosco il territorio non ho esitazioni...ferma una mano sul volante...l’altra a toccarti le cosce così tanto per non perdere il contatto.. l’occhio attento alla guida... Tu mi guardi sorridi sei eccitatissima e anche io. Abbandoniamo la statale e cominciamo ad inerpicarci su per quelle strade sganghere e tortuose che così bene conosco...ecco il castello tu lo vedi per prima e non sai trattenere un ohh ma che bello! segue

La camera prenotata è la più bella: LA RESIDENZA apri la pagina e guardati in giro...io son li con te ti respiro accanto..tu giri un po’ così come fanno le gatte quando si trovano in un ambiente nuovo...ti avvicini ai gigli li annusi...belli ma non hanno profumo...dici...ti avvicini all’armadio lo apri..ispezioni il bagno..fai pipì e io ne godo nel sentirne lo scroscio..ti avvicini alla finestra ...appoggiata con le mani al davanzale ammiri il panorama….Segue

IL BANDITO E LA PRINCIPESSA, ricordo nebuloso di un'incontro ormai lontano...

Il Bandito e la Principessa, è il titolo di questa storia, è il racconto di un fatto realmente accaduto, narrato come di fantasia....ma le cose andarono più o meno così....
È un luogo di culto pagano,
lontano da ogni ressa
per questo umano.
Raccoglie viandanti,
anime fluttuanti,
corpi sulla pietra e corpi di amanti.
È un luogo di culto
dove le congestioni esistenziali sono un insulto.
Dove le frenesie performanti ed i traffici di solitudini caotiche si frantumano contro parole calde,
contro cuori pulsanti.
In stanza antiche,
dentro un tempo che prende il suo tempo.
Il BANDITO E LA PRINCIPESSA
è quella fiaba dove ogni piega dell'abito si intona
con il mare ed il bosco a far da corona…

Se qualche lettrice vuol sapere dove si trova questo luogo, me ne faccia richiesta, esiste veramente...senza spostarsi di un solo metro dalla tastiera del pc lo potrà visitare..entrare nelle stanze...vedere i colori..sentire i profumi, sarò lieto di fornire tutte le indicazioni. grizli1954@tiscali.it

La fica di Maria è il miglior stimolante per la mia mente..
Dai ora leggiti anche questa in rima...tu mi ispiri ..mi vengon così...da sole:Buon giorno e che lo sia veramente per voi o mia musa ispiratrice...ier sera
messer  angelo colto da improvviso sfinimento s'è addormentato sulla
tastiera  della  arma sua segreta ..da lui spesso usata con maggior
difficoltà...ma con voi o mia signora...parola  giunge ed è già nell'etere
lanciata: la balestra lanciaparole e tante ancor volea lanciarne a voi o mia
adorata...a carezzar l'orecchio vostro ...così prigionera in gelida torre...li
relegata da amaro destin...così che giungendovi ancor tiepide potessero
l'orecchio vostro dolcemente carezzare  ma a tutto v'è possibilità di por
rimedio fuor che la morte: la grande consolatrice dicono quelli che credono in
un mondo dietro il mondo...e affanculo se ne andassero lor e la lor progenie
siffatta...che chiamata fu a calcar lo suolo della mia stessa terra apposta per
li marron scassare a me e a voi o mia signora e padrona....Quindi non vi curate
di lor ma guarda e passa disse lo divino poeta...(ffanculo anche lui).
Gradito mi giunge come musica soave lo gradimento vostro e il vostro di cuor
ringraziamento che la mia sensibilità sincero coglie e contraccambia perchè
sullo mio peloso cor breccia si è fatta e di cinismo e rancor non v'è più
traccia...merito vostro  della vostra beltade e non posso negar che l'avvenenza
vostra di ciò non sia corresponsabile.
Comprendi ora o mia signora il perchè alla età di soli anni 16 la mia di
lettere insegnante volle con suo e mio gran diletto farmi assaggiar lo gusto
della fica sua?
Se anche un solo sorriso nel leggermi a voi strappassi così da rendervi questa
giornata migliore, donna maria.. felice ne sarei.  messer angelo cavaliere
senza macchia e senza paura sempre al vostro servizio.
dedicato a maria seconda parte

Ti va di essere la ma puledra, lo sento e sento anche il tuo odore...bella la tua fica: una rosa rossa, tutta da leccare,a me piace farlo quando ne vale la pena, insistere sul bottoncino e poi con le dita così come fai quando sei sola...cambiare poi posizione e così continuare ancora per un po’: tu che succhi e io che lecco a più non posso...a manetta...10.000 giri.
Ma ora staccatti labbra di uva spina, non navigare di sponda...prima che la voglia che sale e scende non ci si disfi nell’onda, con la faccia nel sudore...succo di sale delle tue cosce...Vacca troia! ma che effetto mi fai? Io qui son partito a ruota libera...femmina perversa che sei...Non so perché ma dovessi venire a cercarti comincerei da Milano, ti riconoscerei fra tante… se nei prossimi giorni sentirai di un tipo un po’ strano che si aggira per la città annusando le giovani donne sotto la coda quello sono io.
Fantastica la capacità di godere della fica...in questo sbagliano i maschi non ci si dedicano abbastanza, pensano che quando è “venuta” sia come per loro: dopo la sborrata per un po’ non se ne parla...l’uomo unico fra gli animali ad essere triste dopo il coito, se invece di parlar di donne ci parlasse di più insieme, quante cose potrebbe capire di quell’universo meraviglioso che è la femmina della sua stessa specie...sa tutto dei massimi sistemi, di fisica, meccanica e chi più ne ha più ne metta ma di fronte alla donna è un bimbetto impaurito, perché non sa nulla delle sue esigenze, della sua immensa capacità di godere, di dare e ricevere...due colpetti e tutto finito… poi la fatidica domanda sei venuta? Eh si perché se sei “venuta” il bimbetto si rassicura...e la triste risposta: oh si è stato bellissimo…!quasi non me ne sono accorta….aggiungerei io. E questo secondo me è il motivo principale per il quale le donne non la danno poi così facilmente come contrariamente si pensa, anzi quelle più intelligenti preferiscono volare con la fantasia e far da sole come fai tu con zero rischi e godimento certo. Questo per puntualizzare che non penso tu sia una zoccola da strapazzo cogliendo così quella che ritengo sia la tua essenza di donna-donna meraviglioso fiore dal soave profumo che solo aspetta di esser colto da mani esperte.
Leccare la fica è per me un’arte sublime, tantè che ho sempre considerato la lingua la ruota di scorta del cazzo: quando te la lecco dono piacere ma il bello vien dopo...siamo solo alla fase preliminare.
Ora ti parlerò di CULO: quasi tutte ce lo hanno preso, molte lo negano, ma a poche è veramente piaciuto: mi piacerebbe fartelo e dopo averlo ammorbidito con un bel po’ di burro di Karitè appoggiare la mia cappella turgida allo spasimo,violacea, per il pompino ben insalivato che mi hai appena fatto, appogiandotela proprio li dove dolcemente comincia a cedere sotto la pressione inizialmente non troppo forte del mio cazzo...e da li cominciare a spingere facendolo scorrere in su e in giù piano piano...in attesa che tu rilassi lo sfintere ancora contratto per il timore di provar dolore...e poi sempre più forte fino alla fine...dentro tutto a rompertelo quel bel buchetto santo...e li esplodere tra i nostri gemiti e grida ma questo solo dopo essermi saziato della tua bocca e della tua fica. Che bello!

dedicato a Maria

Buon giorno Maria a tutte e due voi goderecce insaziabili, tu e la tua fica ,e anche un po’ biricchine…ma che sia quello il lago in cui è dolce naufragare, dove il poeta gobbo maculato al plurale, immaginandolo mare trovava dolce naufragare? Io non so per lui ma per me certo lo è.
E dove se non in un lago di godimento di fica può desiderare, in singolar tenzone, un epico eroe guerriero di combattere la sua battaglia? Anche oggi tempo inclemente sono bloccato in sede e come impiegare il tempo se non dedicandoti quanto di meglio la mia perversa fantasia può fare? Ieri sera mi sono addormentato come un sasso verso le 23, sarebbe stato bello cogliere in tempo reale lo scambio di godimenti...certo mi sarei toccato.. ma come ti dicevo è un po’ viziatello e difficile da accontentare, però in condizioni di forte eccitazione psichica sa ancora riservarmi delle belle sorprese ...come ieri pomeriggio...quando ha cominciato a scalciare come un coniglio mentre ti scrivevo… e se fossi stata li certo….non mi son fatto una sega ma poco ci è mancato, ma ora che ci penso avrei dovuto!
Femmina che si cosparge di olio profumato...visione biblica...olio di mandorle, rosa mosqueta, yoyoba, karitè, neem, o argan? L’oro del marocco! Di cui le donne berbere fanno uso da secoli per rendersi seducenti e desiderabili dai loro uomini?
Sottoveste nera: non esiste altro capo di biancheria intima che possa rendere più desiderabile la femmina vogliosa, pelle bianca e spazio per toccare, questo mi piace, lasciartela addosso mentre ti chiavo e poi strappartela nel toglierla questa è libidine!
Cazzo! Nevica di nuovo e fuori fa un freddo cane...che bello sarebbe qui per terra vicino alla stufa….sopra una trapunta...li potrei farti godere come una puledra in calore...sai come fanno? Quando è il momento annusano l’aria...cercano il maschio ...lo sentono a decine di km...lo chiamano con acuti nitriti rilasciando ferormoni nell’aria...messaggeri infallibili della grande opera...e lui li la trova pronta a farsi prendere!

in chat con maria

Maria, casalinga, 37 anni , un pezzo di fica da urlo, siciliana, segregata in casa da un marito "all'antica" molto più vecchio di lei che non la tocca da mesi , costretta a far da badante al suocero ottantenne sano di mente e porco che la spia e la ricatta, conosciuta in chat mi ha mandato foto di se in tutte le pose che le ho chiesto...ma quelle non sono autorizzato a mostrarvele..peccato! 

Angelo — 16:49
ciao maria come va oggi?
MARIA — 16:57
peggio
Angelo — 17:06
e che succede?
MARIA— 17:13
mio suocero mi spia
Angelo — 17:14
ma tuo suocero capisce o è demente?
MARIA — 17:14
capisce...cervello fino
Angelo — 17:15
e allora è lui a sospettare...è così? e riferisce al figlio...
MARIA— 17:15
oppure mi ricatta
Angelo — 17:16
ora capisco...vecchio sporcaccine! ti è piacyuto l'inizio del mio racconto...?
MARIA — 17:16
bellissimo...
MARIA — 17:17
un giorno mi scrivi come si fa il miglior pompino della storia?
Angelo — 17:18
cristo! tu mi vuoi pazzo di te! si mi è sempre piaciuto farmelo fare..lo ho insegnato anche a delle verginelle...si fa per dire...verginelle....
MARIA — 17:19
vuoi essere il mio maestro?
Angelo — 17:19
non chiedo di meglio...adoro allieve belle in carne come te...mmmmmmmmmmmmm
Angelo — 17:21
ma tu in bocca hai preso solo quello di tuo marito? ho bisogno di farti alcune domande perchè il discorso non è di pura tecnica...quello vale per i cani..io il piacere lo sublimo...lo tocco...
MARIA — 17:25
domani...
Angelo — 17:25
devi chiudere?
Angelo — 17:37
il pompino è un'arte sublime...la cosa più bella che una donna possa fare ad un uomo...ma ci deve essere la passione...scenderò nei particolari, sia tecnici sia psicologici , cercherò di svelarti quello che un uomo si aspetta dalla sua donna....quando lei si appresta ad iniziare, cominciando da come ti devi sistemare prima i capelli, come ti devi avvicinare, come lo devi guardare...e quando avrò finito il racconto tu sarai innamorata di me! "perchè il miglior pompino della storia" può averlo fatto solo una donna pazza del suo uomo...e questo voglio esser io per te! ora procurati una banana perchè devi provare la sensazione...
MARIA — 17:37
mi fai impazzire
Angelo — 17:38
pronta?
MARIA — 17:39
prontissima
Angelo — 17:39
tu ti avvicini a me io son seduto, o preferisci in piedi?
MARIA — 17:40
in piedi
Angelo — 17:42
bene...mi guardi negli occhi con sfida..con i denti ti mordi il labbro inferiore, ti umetti un po le labbra con la lingua...premi leggermente il tuo seno sul mio petto, e con una mano mi abbassi la lampo dei pantaloni...ci sei?
MARIA — 17:43
si
Angelo — 17:44
ora ti stacchi un po, e raccogli i capelli perchè non siano di impiccio...vai a cercare il cazzo con una mano..a sentire se già si è mosso...
Angelo — 17:45
mi vedi li? io si
MARIA — 17:46
si
Angelo — 17:46
sei eccitata?
Angelo — 17:47
dimmi che sei pazza di me che non resisti più...dai...
Angelo — 17:48
ci sei?
MARIA — 17:48
sono fradicia
Angelo — 17:48
dimmi che mi desideri...
Angelo — 17:50
ti stai toccando?
Angelo — 17:51
ora mi slacci la cintura e mi abbassi i pantaloni....dimmi che sei pazza di me!
MARIA— 17:54
devo chiudere scusaaaaa   
Angelo — 17:55
ok dai non te la prendere per me sei la migliore della chat, ci vengo solo per te..ma poi continuo a presto
in chat

Nei giorni scorsi il tempo meteo non era dei migliori...quattro giorni di acqua e vento, una vera schifezza! che fare? come darsi una scrollata? un amico mi aveva parlato di badoo una chat gratuita dove se si è dotati di buona parlantina e una discreta propensione alla psicologia si possono ottenere buoni risultati...e perchè no.. andiamo dunque a vedere questo badoo. faccio il log in, pubblico un profilo non banale e via alla ricerca...la prima cosa a stupirmi è stata la totale assenza di risposte..e pensare che giusto per fare dei tentativi e cercare di capire meglio come funzionasse la cosa ho "sparato" nel mucchio delle utenti on line di età compresa fra i 35 e i 50 anni, un targhet molto ampio...difficilissimo ottenere risposta! la cosa mi ha indispettito non poco! donne che nella vita reale nessuno cagherebbe neanche di striscio, e che io personalmente non toccherei neanche con il cimino della canna da pesca..qui se la tirano da grandi fiche! il motivo? da tanti sono gli allupati, queste non hanno che da starsene li ed aspettare che la cagnara sbavante sulla macchia di piscio si faccia numerosa.Che sia questo ciò che vogliono? No, non può essere, cambio tattica, abbandono le frasi educate di presentazione e passo alla provocazione, con frasi del tipo: ehi troia! ti andrebbe di farti sbattere a pecorina?apriti cielo! se fosse possibile il copia e incolla riporterei le risposte, di trascriverle non ho voglia...indignatissime, tutte dame di s.vincenzo, con l'ostia consacrata in mano e..il vibratore nella borsetta! ma mi domando e dico...che cosa cazzo ci andate a fare in chat se poi negate che il fine ultimo  è il sesso! e non è forse sesso anche solo parlare..e perchè solo con un uomo...e che deve essere così e cosà e carino e gooogle...ok, capito! cambiamo tattica..così non si arriva a nulla...finisce in lite, questo non è il mio scopo e si rishia pure di essere cacciati dal sito.Ricomincio a sparare nel mucchio ma questa volta invitandole a visitare il mio profilo e dopo un duro ed estenuante lavoro ecco i primi risultati:Tre depresse nubili in cerca dell'amore vero, l'uomo serio con cui condividere la vita. Non sono io! Otto separate con prole, problemi economici e di tutto un po...peggio che andar di notte! Quattro prostitute di cui due manifeste e due celate...queste ultime le più interessanti...una dopo una lunga chat di conoscenza a un certo punto se ne esce dicendo.. ho problemi..non ho lavoro..potresti aiutarmi? le do corda..arriviamo alla fase conclusiva:" ho un solo problema non guido, non posso spostarmi,non ho posto... quanto saresti disposto a darmi ogni volta...anale escluso ovvio!" ma che carina! sarebbe disposta a darmela...a pagamento! e come non approfittarne visto lo scarseggiare di volenterose dedite al mestiere più antico del mondo? faccio la mia offerta...50 ti sembra poco? come non detto! la risposta.L'altra ancor più subdola, mi manda il suo n di cell. e mi invita a presentarmi con una bella auto, prenotazione in ristorante tipico e una borsetta di gucci...ma chi cazzo si crede di essere ..la regina di seba? Concludo con le parole  di Carlo Martello di ritorno dalla guerra: " ma è mai possibile o porco di un cane che le avventure in codesto reame si debban concludere sempre con grandi puttane..e anche sul prezzo c'è poi da ridire...ben mi ricordo che pria di partire v'eran tariffe inferiori alle tremila lire..."

Sur
gender
  •  grizli1954
  • Centres d'intérêts:
  • filosofia
  • Sexe
  • Couple hétérosexuel
  • Occupation:
  • commerciante
  • Date de naisance:
  • Janvier 1954
  • Groupe ethnique:
  • Blanc
  • Statut matrimoniale:
  • Couple fidèle
  • Sexualité:
  • Hétéro
  • Fumer:
  • Oui
  • Taille:
  • 193 cm 6 ft 4 in
  • Silhouette:
  • Mince
  • Attributs sexuels:
  • Education:
  • Diplome
  • Nationalité:
  • Italie
  • Pays de résidence:
  • Italie
  • Etat, province ou départment:
  • 08
  • Ville:
  • savona
  • Date validée:
  • 2010-11-11
  • Dernière visite:
  • Vous devez être inscrit pour consulter cette information.
  • Dispo pour rencontres:
  • Oui
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